Erisimo (Sisymbrium of­ficinalis)

erisimoScientificamente detto Sisymbrium of­ficinale, questa pianta, conosciua anche come “rapino”, appar­tiene alla famiglia delle Crucifere.

L’erisimo era conosciuto ed utilizzato anche in tempi antichi, quando con lì esperienza si imparò a sfruttare per la preparazione di infusi utili in varie affezioni dall’ apparato respiratorio; i cantori curavano la voce roca o addi­rittura la totale afonia, utilizzandolo in colluttori con cui facevano gragarismi; I raffreddori, le tossi e perfino le bronchiti, vanivano curate con sciroppi di erisimo.

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Caprifoglio (Lonicera periclymenum)

caprifolgioScientificamente chiamato Lonicera periclymenum, questo arbusto appar­tenente alla famiglia delle Caprifofiacee, viene detto anche “abbraccia­boschi”. Questa denominazione è dovuta al suo portamento rampicante, cie lo porta ad “abbracciare” strettamente ogni sostegno gli sia vicino. Del resto lo stesso nome scientifico deriva dal termine greco, “perecleio”, che sanifica “mi attacco”; abbiamo quindi inquadrato l’aspetto generico del caprifoglio.

Già ai tempo degli antichi Egizi, si era capito che questa pianta aveva delle qualità medicinali e se ne utilizzavano i rametti.… continua a leggere

Santoreggia (Satureja hortensis)

santoreggiaLa Satureja hortensis , detta anche “erba acciuga”, appartiene alla fami­glia delle Labiate.

Questa piantina, estremamente aroma­tica, un tempo veniva ritenuta un cor­roborante psichico e un afrodisiaco; il termine Satureja, infatti, si riteneva de­rivare da “satiro”; cosi, come quasi tutte le piante molto odorose, anche la santoreggia nell’antichità fu ritenu­ta un po’ magica. In verità, anche se non proprio miracolose, le qualità di questa pianta esistono e sono tutt’oggi sfruttate in terapia; è, infatti, un ot­timo antispasmodico, espettorante, antisettico, digestivo.… continua a leggere