Appartenente alla famiglia delle Labiate, il Rosmarìnus officinalis, è conosciuto anche come “ramerino” e ‘’rosamarina”.
Questa pianta viene ampiamente utilizzata in cucina, grazie al suo gradevolissimo aroma, ma forse non tutti sanno che nasconde altre e più preziose virtù. Si racconta che una regina polacca curò quasi tutti gli acciacchi della sua avanzata età, grazie al rosmarino, che decantava come suo elisir salvatore.… continua a leggere
Il nome scientifico di questa pianta è Cichorium intybus ma è conosciutissima come “radicchio” o “mazzocchio”; appartiene alla famiglia delle Composite.
Già quattromila anni prima di Cristo, come ci è testimoniato da un antico papiro egizio, la cicoria era conosciuta ed utilizzata per vari scopi; in fitoterapia è uno dei rimedi più classici e privo di eventuali effetti collaterali.… continua a leggere
Lo Scolopendrium officinale, conosciuto anche come “lingua di cane”, appartiene alla famiglia delle Polipodiacee. Questa felce predilige i luoghi umidi ed ombrosi, dove si rigenera tramite spore, creando folti ciuffi sempre verdi.
Anticamente lo scolopendrio veniva utilizzato per rimediare a varie affezioni epatiche e intestinali. Oggi le sue foglie, fresche o essiccate, si sfruttano per le loro proprietà astringenti, emollienti, espettoranti.… continua a leggere
Il carciofo viene scientificamente chiamato Cynara scolymus appartiene alla famiglia delle Composite.
Anticamente questa pianta veniva utilizzata come diuretico e, solo verso il 1500, si iniziò ad utilizzare come rimedio ai danni del fegato e contro l’itterizia. Ma è solo in questi ultimi anni che si è dimostrata la sua reale utilità nella cura delle affezioni epato-biliari.
La parte commestibile del carciofo, quella utilizzata nelle nostre cucine, rappresenta il fiore della pianta, colto ancora in boccio; anche in questa sua parte, il carciofo presenta le sue qualità, ma la maggiore attività terapeutica è esercitata dalle foglie; e sono proprie le foglie utilizzate in fitoterapia per l’azione depurativa a livello del fegato, per diminuire il tasso di colesterolo, per l’azione diuretica, ipoglicemizzante, per favorire la secrezione di bile e per regolare la funzione della cistifellea; in pratica questa pianta svolge una potente azione depurativa dell’organismo, favorendo l’attività del fegato; è consigliabile anche in caso di stitichezza, e ai diabetici, in caso di ritenzione idrica.… continua a leggere