Il Capsicum annuum, alias il peperoncino, appartiene alla famiglia delle Solanacee, come la patata, il tabacco ed altre piante.
Fu scoperto dagli Europei in America centrale; era infatti la spezia più usata in Cile ed in Messico, dagli Indiani locali. Ma con la scoperta dell’America anche il peperoncino fu introdotto in Europa; dapprima in Spagna, poi si diffuse rapidamente fino in Asia ed Africa.
Il nome scientifico di questa pianta è Viscum album. Ed è associato come l’ agrifoglio e il pungitopo al Natale.
La famiglia a cui appartiene il vischio è quella delle Lorantacee, a cui appartengono numerose altre piante, tutte parassite.
Il vischio, infatti, cresce sui rami di alcuni alberi, affondando in essi le sue radici, e creando una specie di ciuffo tondo, verde tutto l’anno.… continua a leggere
Il carciofo viene scientificamente chiamato Cynara scolymus appartiene alla famiglia delle Composite.
Anticamente questa pianta veniva utilizzata come diuretico e, solo verso il 1500, si iniziò ad utilizzare come rimedio ai danni del fegato e contro l’itterizia. Ma è solo in questi ultimi anni che si è dimostrata la sua reale utilità nella cura delle affezioni epato-biliari.
La parte commestibile del carciofo, quella utilizzata nelle nostre cucine, rappresenta il fiore della pianta, colto ancora in boccio; anche in questa sua parte, il carciofo presenta le sue qualità, ma la maggiore attività terapeutica è esercitata dalle foglie; e sono proprie le foglie utilizzate in fitoterapia per l’azione depurativa a livello del fegato, per diminuire il tasso di colesterolo, per l’azione diuretica, ipoglicemizzante, per favorire la secrezione di bile e per regolare la funzione della cistifellea; in pratica questa pianta svolge una potente azione depurativa dell’organismo, favorendo l’attività del fegato; è consigliabile anche in caso di stitichezza, e ai diabetici, in caso di ritenzione idrica.… continua a leggere
Appartenente alla famiglia delle Papilionacee, la Glycme soja Siebold e Zucc., viene comunemente detta “fagiolo del Giappone”. Coltivata da tempi immemorabili in tutto l’Estremo Oriente, fu importata in Europa soltanto verso il 1700; ma dovranno passare ancora molti anni perché in questo continente si arrivi ad apprezzare ed utilizzare per le sue numerose qualità.
Il seme della soia ha il più alto potere nutritivo di tutto il Regno Vegetale: contiene proteine, glucidi, protidi in alte percentuali e non a caso viene utilizzato per preparare olio, farina, biscotti e perfino formaggi.… continua a leggere