La Salvia officinalis è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate.
Da sempre la salvia è stata tenuta in grande considerazione, sia come pianta aromatica, utile dunque in cucina, sia e soprattutto come pianta medicinale.
La Scuola Salernitana la definiva “salvatrix” (“salvatrice”), proprio perché la reputava atta a guarire quasi ogni malattia, non solo, ma si chiedeva:
« Come mai muore un uomo nel cui orto è coltivata una pianta di salvia? ».
A quei tempi veniva utilizzata per guarire le febbri, per curare i nervi scossi e in numerose altre affezioni; in effetti la salvia ha proprietà antispasinodiche, antisettiche, emmenagoghe, toniche, stimolanti e sembra anche antidiabetiche.
Rientra nella preparazione di colluttori, dentifrici, prodotti cosmetici, tinture, decotti ed infusi: l’importante, se siamo noi a prepararli, è attenerli scrupolosamente alle dosi, soprattutto se utilizzati per via interna.
Si tratta di un arbusto di altezza variabile fra i trenta ed i settanta centimetri.
Le foglie, che tutti conosciamo bene, sono oblunghe, picdolate, color verde grìgiato. I fiori, presenti in primavera inoltrata, sono di color blu-violaceo, disposti a spiga.
In fitoterapia si utilizzano foglie e sommità fiorite.
Preparati infusi e tisane curative e medicinali:
- Convalescenza: si lascino in mezzo litro di vino bollente per dodici ore, trenta grammi di foglie; si filtri e si beva mezzo bicchierino da liquore di tale preparato prima dei pasti.
- Denti: viene utilizzata sia per le sue proprietà antisettiche che per quelle sbiancanti (denti bianchi); si può utilizzare sia la foglia fresca, strofinata sui denti, sia il decotto ottenuto facendo bollire trema grammi di foglie in mezzo litro d’acqua per dieci minuti; si filtri e si utilizzi per sciacqui mattino e sera.
- Depressione: Salvia + Camomilla: si possono utilizzare gli infusi delle due piante singolarmente ottenuti, oppure in associazione. In questo secondo caso si mettano dieci grammi di foglie di salvia e dieci grammi di fiori di camomilla in mezzo litro d’acqua bollente per un quarto d’ora; si filtri e si bevano due tazze al giorno di tale infuso ben caldo.
- Distorsioni: Rosmarino-Salvia: anche in questo caso, come per l’arnica, o si acquista la tintura già pronta, oppure la si prepara lasciando in mezzo litro d’alcol a 60° per due settimane, in recipiente ermeticamente chiuso, venticinque grammi di sommità fiorite di ciascuna pianta. Trascorso questo periodo, si filtri e si applichi sulla parte interessata.
- Iperglicemia: Il preparato a base di salvia è consigliabile per un periodo non superiore ai dieci giorni, alternato agli altri preparati che si useranno, invece, per periodi più lunghi.
- Mestruazioni: si lascino cinque grammi di foglie in mezzo litro d’acqua bollente per dieci minuti; si filtri e si bevano due tazze al giorno di tale infuso.
- Nervosismo: si tratta ancora di un infuso: si lascino dieci grammi di foglie in mezzo litro d’acuua bollente per dicci minuti; li filtri e li bevano due piccole tazze al giorno di detto preparato.
- Allattamento : si lascino dieci grammi di foglie in mezzo litro d’acqua bollente per cinque minuti; si filtri e si bevano due tazze al giorno di tale infuso.
- Capelli spenti e poco luminosi: si facciano bollire sessanta grammi di foglie essiccate in un litro d’acqua per venti minuti; si spenga il fuoco e si lasci riposare il preparato in recipiente chiuso per due giorni, agitando ogni tanto. Trascorso tale periodo si filtri il tutto e con il preparato così ottenuto si risciacqui la capigliatura dopo lo shampoo.
- Capelli bruni: si lascino quaranta grammi di foglie in mezzo litro d’acqua a bollire per dieci minuti; si filtri e si utilizzi come sopra.