Il nome scientifico di questa pianta è Viscum album. Ed è associato come l’ agrifoglio e il pungitopo al Natale.
La famiglia a cui appartiene il vischio è quella delle Lorantacee, a cui appartengono numerose altre piante, tutte parassite.
Il vischio, infatti, cresce sui rami di alcuni alberi, affondando in essi le sue radici, e creando una specie di ciuffo tondo, verde tutto l’anno. La sua riproduzione è garantita dagli uccelli, che si cibano dei suoi frutti, espellendo poi i semi su altri rami; qui il seme germina, dando vita dapprima ad un “austorio”, che, penetrato nella corteccia, produce delle radici che si infiltrano nel cuore del legno.
Le piante “predilette” dal vischio sono pioppi, faggi, alberi da frutta; quella invece meno attaccata è la quercia (vischio quercino), tanto che i sacerdoti degli antichi Celti, ritenevano sacro il vischio di quercia e lo tagliavano in occasione delle cerimonie purificatrici.
Ai nostri giorni il vischio è considerato simbolo di buon augurio se ricevuto in regalo a Capodanno. I suoi fusti sono ramificati fin dalla base e formano dei ciuffi pressoché sferici; le foglie sono di color verde-giallo, carnose, di forma ovale, persistenti; nei mesi di marzo ed aprile la pianta fiorisce, mostrando dei fiori giallini che, verso dicembre, generano una bacca biancastra, tondeggiante, munita di polpa vischiosa.
La parte della pianta utilizzata in fitoterapia ed erboristeria è rappresentata dalle foglie, utilizzate sia allo stato fresco che dopo essiccazione, con cui si preparano degli infusi (non devono essere bollite).
Il vischio è un ottimo ipotensivo; regola il tono dei vasi sanguigni, previene la loro calcificazione; in più ha azione antispasmodica e trova impiego in alcune distonie neurovegetative ed in disturbi cardiaci di origine nervosa.
La recete medicina attribuisce al vishio un forte potere anti cancro adatto a terapie anti tumorali associate alla chemioterapia
Utilizzo medicinale in preparati ed infusi
Menopausa: In caso di dolori pelvici e di stato di gonfiore addominale, possiamo utilizzare l’azione antispasmodica e diuretica del Vischio: si lascino cinque grammi di foglie in mezzo litro d’acqua a macerare una notte; si bevano due tazze al giorno di tale preparato.
Ipertenzione: si prepara un macerato lasciando dieci grammi di folglie in mezzo litro d’ acqua per dodici ore, si filtra e si bevono tre tazze al giorno di tale preparato, si ricorda che il vischio è un regolatore pressorio, e che ha positivi effetti anche in caso di bassa pressione.
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