Il Sedum telephium, detto “erba da calli” o semplicemence “telefio”, appartirne alla famiglia delle Crassulacee.
Questa pianta, le cui virtù sono da secoli note alla saggezza popolare, è stata un po’ la “star” ad un prestigioso congresso internazionale recentemente svoltosi in Francia, in cui sono state ufficialmente decantate le sue proprietà cicatrizzanti, emollienti ed astringenti.
Tali sono le doti “miracolose” dell’erba di San Giovanni, da essere perfino utilizzata in certi Pronto Soccorso dove gravi ferite, ustioni di secondo grado molto estese, piaghe, vengono curate con l’applicazione delle sue foglie fresche.
Se in casi molto gravi potremo soltanto rivolgerci ai medici che sapranno trattarli in modo adeguato, per problemi senz’altro più semplici possiamo imparare a sfruttare il nostro telefio. Si tratta di pianta perenne. Munita di fusto eretto e rigido, con foglie carnose, opposte, poco dentate. I fiori possono essere rossi, oppure giallognoli.
La parte utilizzata in terapia è rappresentata dalle foglie fresche.
Utilizzi: infusi decotti e impacchi
Calli : si frizioni la parte con una foglia fresca contusa almeno tre volte al giorno.
Contusioni: anche in questo caso si applicano sulla parte colpita le foglie fresche contuse. I decotti e gli infusi si applicano tutti ben freddi.
Emorroidi: si applichino localmente cataplasmi di foglie fresche contuse.
Pelle : anche in questo caso si applichi il succo fresco delle foglie, due-tre volte al giorno.
Scottature: con l’Erba di San Giovanni in alcuni ospedali si curano ustioni di secondo grado, evitando perfino l’intervento chirurgico, ma tutto questo viene fatto da medici esperti che studiano trattamenti adeguati da anni; dunque, in casa, accontentiamoci di trattare mali piccoli con queste piante: si applichi sulla parte interessata, la foglia fresca ben lavata e contusa e si fasci con una benda di garza. Si rinnovi la foglia due volte al giorno.
Verruche: si applichi il succo fresco delle foglie due-ere volte al giorno.