Scientificamente detto Apium graveolens il sedano appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Questa particolare varietà, che un tempo veniva coltivata, oggi si ritrova spontanea; ha dato vita a numerose altre varietà, alcune delle quali sfruttate in cucina, mentre il sedano selvatico non è di per sé commestibile. È questa una pianta che predilige i terreni umidi e si trova preferenzialmente in prossimità di acquitrini.
Fin dall’antichità si apprezzavano le sue virtà medicinali, in particolare quella di migliorare le funzioni urinarie; ancora ai giorni nostri è questa la sua proprietà principale e più sfruttata.
Si tratta di pianta biennale, con fusto rigido, incavato, provvisto di scanalature e di ramificazioni; le sue foglie sono lucide, di color verde scuro, divise in segmenti dentellati. I fiori si presentano nel periodo estivo; sono raccolti in ombrelle di color biancastro.
In fitoterapia si utilizzano le foglie e le radici.