Il nome scientifico dell’erba è Veronica offtcinalis , ma è nota anche come “tè svizzero”. Anticamente era molto conosciuta ed utilizzata, tanto da essere considerata quasi pianta miracolosa; non si riesce esattamente a capire il perché di questa fama; l ipotesi oggi più attestata è che allora sintetizzasse dei particolari principi attivi che, per differenti condizioni ambientali o per una trasformazione della pianta stessa, oggi non vengono più prodotti, o almeno non in quantità così rilevanti. Comunque sia, la veronica possiede ancora delle doti medicamentose, tanto che viene raccolta, nel periodo della fioritura, e messa ad essiccare, per poi essere utilizzata come depurativo, espettorante, digestivo, cicatrizzante. Appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee.
Si tratta di una pianta piuttosto comune nei sottoboschi ed in genere nei luoghi ombrosi; presenta un fusto strisciante, radicante, peloso, munito di piccole foglie anch’esse pelose, ovali, dentellate, con picciolo molto breve. Da primavera, per tutta l’estate, si ha la fioritura;
I fiori possono essere di vario colore: da blu-lilla a rossiccio; si raggruppano in grappoli peduncolati che vengono ad inserirsi all’ ascella delle foglie; Il peduncolo è eretto, al contrario del fusto che abbiamo già detto essere prostrato.
Sono proprio le sommità fiorite, ma anche le foglie, ad essere utilizzate in campo terapeutico.