Camedrio (Teucrium chamaedrys)

camedrioIl Teucrium chamaedrys, conosciu­to anche come “querciolo”, appartie­ne alla famiglia delle Labiate.

Già in tempi antichi, il camedrio ve­niva utilizzato in medicina, in quanto gli si attribuivano proprietà febbrifu­ghe e digestive.

In effetti questa pianta costituisce la base di preparati digestivi, che favoriscono la funzionalità epatica e bilia­re, e inoltre si è scoperto essere anche od buon cicatrizzante, antisettico e un ottimo ipolipemizzante: in pratica, grazie alla presenza di particolari sostanze, favorisce lo smaltimento dei grassi e, abbinato ad un regime die­tetico ipocalorico, ha dato favolosi risultati come dimagrante.… continua a leggere

Crescione (Nasturtium officinale)

crescioneEsistono diverse varietà di crescione, alcune coltivate, ma qui noi parliamo del Nasturtium officinale, appar­tenente alla famiglia delle Crucifere.

Si dice che il termine “Nasturtium” derivi dal latino “nasus”, naso, “tortus”, torto, a significare l’odore non proprio piacevole e forte di questa pianta.

Il crescione è da sempre molto sfrut­tato in fitoterapia, per le sue qualità depurative, diuretiche, stimolanti. Es­sendo molto sensibile alla minima quantità di sostanze inquinanti, in al­cune regioni è perfino utilizzato per controllare l’eventuale percentuale di inquinamento delle acque e dei terreni.… continua a leggere

Cardiaca (Leonurus cardiaca)

leonurus_cardiacaLa Leonurus cardiaca, conosciuta anche come “coda di leone”, ap­partiene alla famiglia delle Labiate.

Come dice il suo stesso nome, il suo uso riguarda principalmente ì disturbi cardiaci; solo in seguito si è scoperto che ha anche proprietà cicatrizzanti, toniche, espettoranti, antispasmodiche, emmenagoghe. La cardiaca fu importata verso U 1600 dall’Asia; ti è poi diffusa in quasi tutta l’Europa, ma mal si trova nelle regioni mediterranee.

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Calendula (Calendula officinalis) proprietà benefici e cure

calendula La Calendula officinalis , detta “Ga­rofano di Spagna”, appartiene alla fa­miglia delle Composite. Utilizzata già a scopo medicinale nel Medioevo, que­sta pianta, che non si conosce allo sta­to spontaneo, ma solo coltivato, perse in seguito la sua fama e cadde in disu­so.

L’hanno riportata in auge recenti scoperte scientifiche che hanno reso possibile individuare i suoi componen­ti dimostrando le qualità antisettiche, cicatrizzanti e antinfiammatorie di questa pianta che, per tali proprietà, occupa un posto di assoluto rilievo.… continua a leggere