Camedrio (Teucrium chamaedrys)

camedrioIl Teucrium chamaedrys, conosciu­to anche come “querciolo”, appartie­ne alla famiglia delle Labiate.

Già in tempi antichi, il camedrio ve­niva utilizzato in medicina, in quanto gli si attribuivano proprietà febbrifu­ghe e digestive.

In effetti questa pianta costituisce la base di preparati digestivi, che favoriscono la funzionalità epatica e bilia­re, e inoltre si è scoperto essere anche od buon cicatrizzante, antisettico e un ottimo ipolipemizzante: in pratica, grazie alla presenza di particolari sostanze, favorisce lo smaltimento dei grassi e, abbinato ad un regime die­tetico ipocalorico, ha dato favolosi risultati come dimagrante.… continua a leggere

Crescione (Nasturtium officinale)

crescioneEsistono diverse varietà di crescione, alcune coltivate, ma qui noi parliamo del Nasturtium officinale, appar­tenente alla famiglia delle Crucifere.

Si dice che il termine “Nasturtium” derivi dal latino “nasus”, naso, “tortus”, torto, a significare l’odore non proprio piacevole e forte di questa pianta.

Il crescione è da sempre molto sfrut­tato in fitoterapia, per le sue qualità depurative, diuretiche, stimolanti. Es­sendo molto sensibile alla minima quantità di sostanze inquinanti, in al­cune regioni è perfino utilizzato per controllare l’eventuale percentuale di inquinamento delle acque e dei terreni.… continua a leggere

Pervinca (Vinca minor)

pervincaIl nome scientifico di questa pianta è Vinca minor, ma è conosciuta an­che come “Violetta d’inverno”. Ap­partenente alla famiglia delle Apocinecee, in febbraio presenta dei fiori di uno splendido colore, detto appunto “blu pervinca”.

Nel periodo medievale con questa pianta venivano preparati i filtri d’a­more; da questo antico uso si vorreb­be far derivare il suo nome: “vincere” in latino significa, infatti, “legare”.… continua a leggere

Origano (Origanum Vulgare) usi terapeutici e proprietà curative

Origanum_vulgareIl nome scientìfico di questa pianta è Origanum vulgare ed appartiene al­la famiglia delle Labiate.

Scoprendo la derivazione del suo no­me già si capisce quale sia il suo habi­tat: “oros” in greco significa montagna ed infatti allo stato spontaneo l’origa­no si ritrova in zone montane.

Nei “giardini dei semplici”, gli orti in cui i monaci antichi coltivavano le piante medicinali, quando la medici­na era ancora un insieme di magia e di empirismo, l’origano era senz’altro una delle piante più note e coltivate sui balconi; si utilizza­vano le sue proprietà antalgiche, espettoranti, toniche, digestive, ol­tre a quelle aromatiche; infatti è noto a tutti come condimento di piz­ze, arrosti, salse varie.… continua a leggere